L’emetofobia (dal greco emein= vomito, fobos=paura) è una paura specifica ancora poco studiata e indagata ma abbastanza diffusa.
Chi soffre di ematofobia ha paura di vedere gli altri vomitare e/o di vomitare lui stesso. La preoccupazione per il vomito diventa eccessiva e invade il soggetto. Ogni sintomo di malessere viene subito interpretato come un segnale che porterà di lì a poco la persona a vomitare. Questo spesso porta la persona con emetofobia a controllare ogni minimo sintomo del proprio corpo e soprattutto dello stomaco, diventando ipersensibile a qualsiasi segnale riesca a captare.
L’atto del vomito viene vissuto dai soggetti come pericoloso perché causa di perdita di controllo, malattia, debolezza o qualcosa che gli altri potrebbero trovare ripugnante. La paura del vomito porta i soggetti ad evitare una vasta gamma di situazioni o attività che si crede potrebbero aumentare il rischio di vomitare o di vedere vomitare altri. Questi includono ad esempio la vicinanza con ubriachi; andare sulle giostre del luna park; essere vicino a persone malate; viaggiare in barca; andare in vacanza all’estero; viaggia in aereo; bere alcool, andare in luoghi affollati o con i mezzi pubblici o mangiare certi cibi. Molte donne con la fobia del vomito hanno evitato di rimanere incinta o affrontano tale evento con enorme disagio.
I soggetti mettono in atto alcuni comportamenti protettivi per evitare di correre il rischio di vomitare come mettere in atto eccessive pratiche igieniche; controllare la salute di se stessi e gli altri; cercare rassicurazione sul fatto che gli altri sono malati o potrebbe essere malato; assumere farmaci antinausea. Tutti i comportamenti di evitamento e protettivi vengono messi in atto dai soggetti per gestire l’eccessiva paura mantengono in realtà il problema e creano una compromissione significativa nella qualità di vita.
L’approccio cognitivo comportamentale, che si rivela particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia, è altrettanto valido per questa specifica condizione. La terapia è mirata, dopo una valutazione specifica del caso, a migliorare la gestione dell’ansia per il vomito e la qualità di vita.